Arte e Diritto

TRATTO DAL CONVEGNO DI MATERA "LE TUTELE GIURIDICHE DEI BENI CULTURALI” - 11 SETTEMBRE 2015 - ORGANIZZATO DALLA ISCL – ITALIAN SOCIETY OF CONSTRUCTION LAW.[1] 

La locuzione “bene culturale” è relativamente recente nel panorama italiano, introdotta alla fine degli anni Cinquanta sotto la spinta del diritto internazionale pattizio dalla Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto (l’Aia, 1954) ratificata con la L. 7 febbraio 1958 n. 279, dalla Commissione Franceschini del 1964, poi diventata di ufficiale utilizzo con il D.L. 14 dicembre 1974 n. 657, convertito nella L. 29 gennaio 1975 n. 5, istitutivo del Ministero per i Beni culturali e ambientali.[2]

DDC Studio Legale ospita la mostra “Volare lontano” di Claudio Rolfi

 

Giovedì 12 Ottobre lo Studio Legale D’Oppido - Demolli - Colombo, GEC Servizi e Canovarte presentano la personale di Claudio Rolfi: "Volare lontano".

IL RUOLO DELLE FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO NELLA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI

IL FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO

In occasione delle giornate FAI di Primavera del 24 e 25 marzo 2018, si vuole evidenziare il ruolo sempre più rilevante che i privati hanno assunto nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Con il termine privati ci si può riferire sia a persone fisiche sia a persone giuridiche, che abbiano chiesto il riconoscimento da parte dello Stato, come soggetti autonomi distinti dalle singole persone che le compongono, sia a enti o ad associazioni non riconosciute, che, come tali, esistono di fatto, pur non acquisendo una soggettività giuridica piena agli effetti di legge.