8 aprile 2020
 
Viviamo nell’era digitale e pressoché quotidianamente scarichiamo e riutilizziamo immagini dal web con l’erronea convinzione che tutto quanto reperibile online sia liberamente usufruibile.
Tuttavia, la questione è complessa e si scontra con il copyright, essendosi questo espanso anche nei territori delle odierne tecnologie dell’informazione.
 
IN CHE COSA CONSISTE IL DIRITTO D’AUTORE?
E’ il diritto che consente all’autore di disporre in modo esclusivo delle sue opere, di rivendicarne la paternità, di decidere se e quando pubblicarle, di opporsi ad ogni loro modifica, di autorizzare eventuali utilizzazioni dell’opera e di ricevere i compensi che da ciò conseguono.
Il copyright è disciplinato dalla L. 633/1941, il cui articolo 1 comma 1 dispone che sono protette da tale diritto “le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione”.
 
IL COPYRIGHT E LA FOTOGRAFIA: QUALI LIMITI LEGISLATIVI?
Occorre fare chiarezza, classificando le fotografie come segue.
 
Fotografie artistiche. Trattasi di fotografie, che essendo vere e proprie opere fotografiche, sono protette dal tipico diritto d’autore, che si estende altresì per ben settant’anni dopo la morte del fotografo e vieta la riproduzione totale o parziale delle opere fotografiche (cfr. articolo 1 comma 2 n. 7) della L. n. 633/1941).
Queste fotografie solitamente si pagano a caro prezzo e sono a tutti gli effetti delle opere d’arte.
 
Fotografie semplici. Ai sensi dell’articolo 87 della L. 633/1941, sono fotografie semplici coperte da copyright “le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale o sociale, ottenute col processo fotografico […], comprese le riproduzioni di opere dell’arte figurativa”.
In tal caso, il fotografo – al fine di tutelarsi da utilizzazioni abusive – dovrà indicare sulla fotografia il proprio nome nonché la data di produzione. Il diritto esclusivo di riproduzione e diffusione della fotografia si estenderà per vent’anni dalla sua data di produzione.
Diversamente, laddove le informazioni suddette non dovessero essere fornite, un’eventuale riproduzione della fotografia non potrà considerarsi abusiva, salvo che il fotografo provi la mala fede del riproduttore (cfr. articolo 90 della L. 633/1941).
Qualora invece la c.d. fotografia semplice dovesse consistere nella riproduzione di opere dell’arte figurativa, dovrà anche indicarsi il nome dell’autore dell’opera d’arte fotografata.
Da ultimo, non possono considerarsi fotografie ai sensi della legge sul diritto d’autore – e quindi saranno prive di qualsivoglia tutela autoriale – le fotografie di scritti, di documenti, di carte di affari, di oggetti materiali, di disegni tecnici e prodotti similari (cfr. articolo 87 comma 2 della L. 633/1941).
 
Tanto premesso, la legge – assicurando tutela anche alle fotografie di minor pregio artistico (c.d. fotografie semplici) – attribuisce rilievo al seppur minimo intervento creativo del fotografo.
A ben vedere, nell’era digitale sono tutt’altro che infrequenti i casi in cui chiunque si improvvisa fotografo di professione e scatta fotografie che – seppur semplici – con l’ausilio di applicazioni o adeguati programmi possono essere personalizzate e migliorate, tali da divenire creative.
 
È POSSIBILE RIUTILIZZARE LE FOTOGRAFIE ALTRUI?
La risposta è positiva, tuttavia nel rispetto dei limiti di legge suesposti.
Nello specifico, per quel che concerne le c.d. fotografie semplici, la totale assenza dell’indicazione del nome del fotografo e dell’anno di produzione consente una loro riutilizzazione libera, anche per le fotografie prodotte da meno di vent’anni.
Peraltro, oggi è la stessa tecnologia a venirci incontro, onde scongiurare la violazione del copyright nel riutilizzo delle fotografie o delle immagini dal web.
Difatti, il motore di ricerca Google, nella sezione Immagini, consente – sotto la voce “Strumenti” – di selezionare i diritti di utilizzo.
Pertanto, fleggando la voce “Contrassegnate per essere riutilizzate”, sarà possibile scaricare e riutilizzare le immagini che compariranno sul proprio dispositivo senza temere di ledere il copyright altrui.
 
 
Dott.ssa Maria Tremolada
 
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