30 agosto 2023

Il 30 novembre 2022 ChatGPT entra nel mercato globale e apre nuove prospettive per l'utilizzo dei sistemi basati sull'IA nel settore legale.
L'irruzione dell'intelligenza artificiale nel mondo legale è dirompente e foriera di preoccupazione ma al tempo stesso anche di implicazioni assolutamente positive.
Il potere organizzativo, fino ad oggi prerogativa della persona umana, può essere esercitato attraverso un processo di decision making realizzato dall’intelligenza artificiale.
Oggi la Commissione Nuove Tecnologie della Fédération des Barreaux d’Europe ha pubblicato un rapporto intitolato "Gli Avvocati Europei Nell'era Di Chat Gpt - Linee Guida Per Massimizzare Le Opportunità Offerte Dai Modelli Linguistici Di Grandi Dimensioni E Dall'Intelligenza Artificiale Generativa", delineando sette buone pratiche per l'uso responsabile dell'IA nel settore legale.
Le linee guida riguardano la comprensione della tecnologia, la consapevolezza delle sue limitazioni, l'aggiornamento sulle normative, l'integrazione con le competenze umane, il rispetto del segreto professionale, la protezione dei dati personali e la comunicazione trasparente con i clienti.

Le Linee guida

1) Comprendere la tecnologia: occorre possedere una conoscenza sufficiente della tecnologia alla base degli strumenti generativi utilizzati nello svolgimento della professione. È altamente raccomandato familiarizzare con le capacità di tali strumenti, le loro funzionalità e le potenziali implicazioni, nonchè essere consapevole delle possibili insidie, come le allucinazioni (creazione di informazioni o contenuti che non sono in linea con la realtà o con i fatti), la presenza di bias e la mancanza di interpretabilità del processo tramite cui lo strumento giunge a un risultato (cd. Black Box).
2) Riconoscere le limitazioni e il contesto: la Commissione raccomanda in particolare di prestare attenzione al fatto che i contenuti generati dall'intelligenza artificiale potrebbero non essere sempre del tutto accurati, completi o aggiornati. Altra buona pratica sarebbe essere costantemente aggiornati sullo stato di sviluppo di tali strumenti, e di eventuali vulnerabilità che vengano scoperte. Meglio evitare di utilizzare sistemi di intelligenza artificiale generativa conversazionale generica, che potrebbero non essere adatti per applicazioni strettamente legali.
3) Rimanere aggiornati e comprendere le norme (anche contrattuali): è fondamentale essere a conoscenza di eventuali normative, nazionali o stabilite dagli Ordini Forensi, anche qualora non giuridicamente vincolanti, che potrebbero applicarsi. Particolarmente importante familiarizzare con le previsioni Artificial Intelligence Act, al momento in fase di approvazione. Inoltre, è necessario esaminare attentamente i Termini di servizio stabiliti dai fornitori di AI generative, così da essere certi di comprendere ed avere una chiara visione dei termini contrattuali che disciplinano il rapporto con il provider del servizio.
4) Integrare le competenze, non sostituirle: è necessario continuare ad esercitare un ponderato giudizio professionale.
5) Assicurare il rispetto del segreto professionale: è importante verificare che i sistemi di IA generativa utilizzati dispongano di adeguate misure di sicurezza in merito al trattamento dei dati personali. Internamente è invece necessario implementare prassi, buone pratiche interne nonché misure di sicurezza tecniche ed organizzative efficaci per tutelare i dati (specialmente quelli di particolari categorie) e rispettare gli obblighi deontologici e normativi in merito al trattamento dei dati dei clienti.
6) Garantire la protezione dei dati personali e della privacy: è necessario procedere ad una valutazione scrupolosa in merito alla conformità degli strumenti utilizzati rispetto al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). In questo riguardo si evidenzia inoltre l'importanza di esercitare cautela, adottare misure appropriate e affrontare i problemi legati al trattamento di dati personali ed i potenziali rischi connessi. Il trattamento di dati personali tramite ricorso ai sistemi generativi richiede pur sempre la definizione di una (o più) finalità, un'adeguata base giuridica e molto probabilmente una specifica valutazione d’impatto ex
art. 35 GDPR. Gli strumenti generativi non elaborano i dati solo per generare risposte ai prompt, ma utilizzano gli stessi anche per migliorare il sistema stesso (di talché i dati inseriti “divengono parte integrante” del modello linguistico)
7) Informare i clienti ed assumersi la responsabilità: occorre mantenere una comunicazione trasparente con i clienti in merito all'utilizzo di IA generative, specificando se questi strumenti vengono utilizzati per ricerche legali o per ulteriori attività.

Le linee guida della Commissione Nuove Tecnologie della Fédération des Barreaux d’Europe rappresentano un faro per navigare queste acque inesplorate affinché l'IA sia uno strumento per migliorare l'efficienza nel campo legale e non un nemico da combattere.

 

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